De la Rive abbandonò gli studi di diritto per dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1786 si recò in Italia e vi trascorse un anno e mezzo per realizzare copie e bozzetti en plein air con i colleghi svizzeri Jean-Pierre Saint Ours e Abraham-Louis-Rodolphe Ducros. In quest’opera, la rappresentazione degli animali e il modo in cui sono disposti nel paesaggio mostrano l’influenza di pittori olandesi antecedenti da lui copiati come Philips Wouwermans e Nicolas Berchem. La composizione è tipica dei “paesaggi composti” di De la Rive, che combinano elementi realistici degli schizzi realizzati nella regione del lago Lemano con elementi idealizzati, bagnati da una luce meridionale italianizzante che avrebbe osservato nelle opere di Claude Lorrain.